L’industira della pelliccia e della pelliccia combattono contro il COVID-19
Mentre il Covid-19 porta il mondo allo sfinimento, con un numero di 2.646.576 casi confermati, dati in crescita e 184.374 decessi registrati a oggi, l'industria della moda sta affrontando una delle sfide più difficili della sua storia.
I flussi economici sono ridotti ai bisogni primari; i negozi di abbigliamento hanno dovuto chiudere in tutto il mondo e le fabbriche, tutte ferme, lasciano centinaia di migliaia di dipendenti senza lavoro e chiusi a casa.
Questo virus ha toccato tutti i settori anche se molti sono tornati a combattere, dimostrando una solidarietà e un’empatia uniche. Tutti vogliono essere d’aiuto in ogni modo possibile. Molte aziende hanno fatto donazioni finanziarie, altre hanno fornito attrezzature per ospedali, alcune hanno fornito servizi gratuiti (si sono moltiplicati i corsi on line, le app di fitness e gli e-book scaricabili liberamente).
L'industria della moda in particolare è scesa in campo con decisione.
LVMH è stata la prima ad annunciare la volontà di convertire parte della propria produzione di profumi e cosmetici in disinfettanti per le mani. Salvatore Ferragamo ha donato 100.000 mascherine chirurgiche, 50.000 flaconi di disinfettante per le mani e 3.000 mascherine FPP1 agli ospedali della Toscana; Louis Vuitton ha convertito alcuni suoi laboratori per realizzare mascherine riutilizzabili per gli stati più colpiti dal virus, Chanel si è impegnata a realizzare 50.000 abiti da lavoro e mascherine per il viso per gli addetti, la polizia e gli operatori dei servizi essenziali francesi e ha anche contribuito con € 1,2 milioni ai servizi di emergenza francesi. Dopo aver acquistato un macchinario speciale, Calzedonia prevede di poter realizzare 10.000 mascherine al giorno. Burberry ha annunciato di stare convertendo la sua fabbrica di trench dello Yorkshire per realizzare mascherine e abiti da lavoro e ha anche offerto finanziamenti per una ricerca sui vaccini e fatto donazioni a diversi enti di beneficenza dal Regno Unito, Bulgari ha sviluppato un disinfettante per le mani nella sua fabbrica e Moncler ha donato € 10 milioni per sostenere la costruzione di un ospedale in Italia, in Lombardia, la regione più colpita dalla pandemia. Brand e gruppi di moda hanno modificato le loro linee di produzione al fine di realizzare mascherine per il viso, tute e disinfettanti per le mani per alleviare la pressione sul sistema sanitario.
Anche la pellicceria non si è sottratta all’appello. Nmerose aziende in Italia e all’estero hanno realizzato mascherine, camici e tute e l’International Fur Federation ha offerto sostegno finanziario a progetti concordati con Romania, Afghanistan, Canada, Italia, New York e Turchia.
La vita come la conosciamo è cambiata radicalmente nell'ultimo periodo. Stiamo affrontando un periodo irto di interrogativi, con una crisi economica certa e una più che possibile recessione. Ci siamo però resi conto di quanto sia importante mettersi a disposizione, offrire il proprio sostegno alla comunità, dedicare un momento a pensare alle persone che ci circondano. Abbiamo tutti una parte da svolgere e abbiamo dovuto impararlo a nostre spese. C’è voluto un disastro globale per ricordarci cosa significano solidarietà ed empatia, ma questa è una lezione che non dimenticheremo.